Lo Stoxx 600 è aumentato di quasi il 9% da quando ha toccato il minimo di 17 mesi un mese fa, anche se ciò non racconta la storia completa di quello che è stato un rimbalzo significativo per molti settori ciclici in una grande inversione di tendenza rispetto al primo semestre. La tecnologia per esempio è aumentata del 20%, le azioni delle case automobilistiche sono aumentate del 16%, gli industriali sono avanzati ciascuno di circa il 15%.
Secondo Charlie McElligott, stratega cross-asset di Nomura, il rally è stato causato da un mercato che non vede nessun pericolo e che sta portando a un “comportamento di tipo FOMO sempre più instabile” e comporterà potenziali ulteriori afflussi di liquidità.
I timori per le banche centrali aggressive e per l’inflazione alle stelle che avevano minato i mercati, per mesi si sono almeno in parte dissipati, mentre la stagione degli utili relativamente rassicurante ha fornito un ulteriore impulso, in breve il mercato sta vivendo una fase long che non di vedeva da mesi.
I recenti messaggi dei funzionari della Federal Reserve sono stati tutt’altro che accomodanti, mentre i dati di venerdì hanno mostrato un mercato del lavoro in forte espansione, alimentando la preoccupazione che la Fed possa aumentare drasticamente i tassi nella sua prossima riunione. Nel Regno Unito, la Banca d’Inghilterra è uscita con una delle sue prospettive più cupe della storia.
Gli strateghi di BofA guidati da Sebastian Raedler sono addirittura tornati negativi sui titoli europei, meno di due mesi dopo aver aggiornato la loro posizione a neutrale, vedendo un ribasso del 10% entro la fine dell’anno. Si aspettano che lo slancio macroeconomico globale continui a indebolirsi verso la fine dell’anno e che i PMI europei scendano ulteriormente, innescando una sottoperformance per i ciclici.
Dal lato del credito, le cose non sembrano rosee. L’iTraxx Europe, un indicatore dei credit default swap, si è ritirato dal picco di giugno, ma è ben lungi dal prezzare un mare calmo, in contrasto con la volatilità azionaria, che è scesa ai livelli di gennaio, di conseguenza possiamo vedere quest’altro grafico:
Infine c’è da dire che tecnicamente, il rally ha reso il quadro sfocato, dopo che sono stati raggiunti diversi livelli di resistenza, incluso il ritracciamento di Fibonacci del 38%. “D’ora in poi, ciò che accadrà è molto incerto”, afferma l’analista tecnico di DayByDay Valerie Gastaldy. “In tali casi, per esperienza, è saggio prendere profitti o guardare segnali a brevissimo termine per regolare la propria esposizione”, afferma.
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