Il nuovo massimo storico del debito di margine non è né rialzista né ribassista. Mi riferisco all’importo totale che gli investitori hanno preso in prestito per acquistare azioni. Poiché l’effetto del margine è quello di sfruttare i guadagni delle azioni, il suo livello di mercato è una misura della fiducia degli investitori.
Per i rialzisti, l’aumento del margine di debito significa che il sentimento degli investitori dovrebbe essere abbastanza forte da spingere il mercato al rialzo. Per gli orsi, al contrario, è un indicatore contrarian, con livelli alti che indicano livelli pericolosi di eccesso speculativo.
La mia revisione dei dati storici suggerisce che il debito a margine non ha alcun significato rialzista o ribassista. Considera il grafico sottostante, che traccia il debito del margine negli ultimi 50 anni insieme all’S & P 500. Si noti che le due serie salgono e scendono in stretta coincidenza l’una con l’altra. Quando l’S & P 500 raggiunge un nuovo massimo, ad esempio, quasi sempre anche il debito a margine raggiungerà un nuovo massimo. Ciò significa che non impariamo nulla sul futuro concentrandoci sul debito a margine che non impareremmo concentrandoci sullo stesso S&P 500.
L’ho confermato sottoponendo i dati sui margini di cinque decenni a una serie di test econometrici. Non ho trovato alcuna correlazione statisticamente significativa tra il debito a margine che ha raggiunto un nuovo massimo storico e la successiva performance del mercato azionario.
Pregiudizio del senno di poi
Gli analisti sono spesso colpevoli del cosiddetto “pregiudizio del senno di poi” quando raggiungono conclusioni diverse. Per illustrare, si consideri che il culmine della bolla di Internet si è verificato nel marzo 2000. Sembra certamente significativo, in retrospettiva, che anche il debito del margine abbia raggiunto un nuovo massimo storico nello stesso mese.
Ma questa conclusione implica un gioco di prestigio. Ci sono stati 43 mesi nel decennio precedente al marzo 2000 in cui il debito del margine ha raggiunto un nuovo massimo storico. Solo in retrospettiva possiamo sapere che il 43° di quei nuovi massimi storici ha coinciso con il massimo del mercato. Non ci sarebbe stato modo di sapere, in tempo reale, che quegli altri 42 casi non stavano segnalando un mercato al top.
In questo momento abbiamo una sola certezza, quella che gli Americani si stanno indebitando sempre di più, riusciranno a ripagare i loro debiti ? Ai posteri l’ardua sentenza…
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