I politici che spingevano i giganti dell’estrazione mineraria a lasciare il carbone non hanno fatto una bella figura !
Bloomberg ha una storia interessante su come gli ambientalisti che spingono i giganti dell’estrazione mineraria a lasciare il carbone si sono ritorti contro.
Doveva essere una grande vittoria per gli attivisti del clima: un’altra delle compagnie minerarie più potenti del mondo aveva ceduto alle richieste degli investitori di smettere di estrarre carbone.
Invece, l’uscita di Anglo American Plc dal carbone è diventata un caso di studio con conseguenze indesiderate, trasformando le miniere che erano state programmate per l’eventuale chiusura nella sala macchine per un business del carbone affamato di crescita.
Un esempio particolarmente forte, non l’unico. Quando il rivale BHP Group stava lottando per vendere una miniera australiana, la società ha sorpreso tutti facendo domanda per estendere l’estrazione mineraria nel sito per altri due decenni, un apparente tentativo di addolcire il suo fascino sui potenziali acquirenti.
Ora, dopo anni di pressioni sulle aziende blue chip per fermare l’estrazione del carburante più inquinante, c’è un crescente disagio tra gli attivisti del clima e alcuni investitori perchè molti politici difendono il carbone il che potrebbe portare a produrlo più a lungo.
BHP potrebbe finire per trattenere la miniera australiana che stava combattendo per vendere, secondo quanto riportato da Bloomberg la scorsa settimana. All’inizio di quest’anno, Glencore Plc ha sondato un importante gruppo di investitori sul clima prima di annunciare che avrebbe aumentato la sua produzione in una grande miniera di carbone colombiana.
Non solo Cina
L’India ora brucia più carbone dell’Europa e degli Stati Uniti messi insieme e i minatori scommettono sull’aumento della domanda nel prossimo decennio da paesi come Vietnam, Bangladesh e Indonesia, sebbene i problemi di inquinamento e le alternative più economiche minaccino di far fallire questi piani.
Difficile eliminare il carbone
La spinta all’abbandono del carbone ha reso difficile la vendita delle miniere. Quindi le aziende hanno scelto di prolungare la loro vita.
I paesi in via di sviluppo che hanno investito in impianti elettrici alimentati a carbone che hanno molti anni di vita utile e vogliono sviluppare anche nuovi impianti.
I nuovi impianti eolici e solari sono più economici ma inaffidabili. E non sono più economici degli impianti già realizzati.
Inoltre, il vento può morire per giorni e il solare ha in media 12 ore al giorno di interruzioni.
Ciò pone ulteriori requisiti di investimento di capitale per i paesi per costruire impianti di stoccaggio dell’energia.
Ancora in costruzione
La sola Cina sta attualmente costruendo o progettando centrali a carbone che equivalgono a sei volte l’intera capacità di combustione del carbone della Germania.
È difficile liberarsi del carbone quando si costruiscono più centrali a carbone di quelle che vanno in pensione…
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